Chi regola la formazione sportiva in Italia ?

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Quando si parla di professionalità in ambito sportivo, soprattutto dal punto di vista tecnico, c’è sempre una grande confusione. In questo articolo vorrei fare un po di chiarezza dal punto di vista istituzionale, ovvero come il CONI che è l’ente di riferimento in Italia in ambito sportivo, è strutturato sulla formazione di coloro che operano nel mondo dello sport.

Che cos’è lo SNAQ ?

“Il Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi intende rappresentare il modello generale di riferimento per il conseguimento delle qualifiche degli operatori sportivi, e in modo particolare per quanto attiene alla formazione dei tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e delle Discipline Sportive Associate (DSA), visto il notevole sviluppo che ha avuto il settore. Il sistema intende anche costituire un riferimento per la formazione delle figure tecniche che operano nell’ambito degli Enti di Promozione Sportiva”

Quindi lo Snaq è un sistema di riferimento che normalizza e quindi regola la formazione tecnica sportiva nelle varie federazioni sportive nazionali:

(http://www.coni.it/it/federazioni-sportive-nazionali.html)

Discipline Sportive Associate:

(http://www.coni.it/it/discipline-associate.html)

ed enti di promozione sportiva che ne sono aderenti (non tutti)

Al momento gli enti di promozione sportiva aderenti al sistema :

ASC

Attività Sportive Confederate

CNS LIBERTAS

Centro Nazionale Sportivo Libertas

ASI

Alleanza Sportiva Italiana

CSEN

Centro Sportivo Educativo Nazionale

OPES

Organizzazione Per l’Educazione allo Sport

Link di riferimento

http://www.coni.it/it/formazione/organizzazioni-coinvolte/enti-di-promozione-sportiva-aderenti-allo-snaq.html

La sua mission

“Lo sviluppo del fenomeno sportivo in Italia e in Europa ha determinato negli ultimi anni una sempre maggiore richiesta di professionalizzazione degli operatori del settore.

La formazione e l’inquadramento dei tecnici rappresenta un passaggio obbligato verso tale professionalizzazione che assicura una maggiore qualità dei servizi offerti dalle organizzazioni sportive. Lo SNaQ è il quadro generale di riferimento proposto dal CONI per il conseguimento delle qualifiche dei tecnici sportivi e per la loro certificazione.

Non è un obbligo o un vincolo per le organizzazioni a cui si rivolge, ma può rappresentare uno strumento perché queste definiscano percorsi formativi efficaci per i loro tecnici.

Il Sistema, elaborato con riferimento al contesto CONI-Federazioni Sportive Nazionali Discipline Sportive Associate, intende valorizzare anche le possibili sinergie con tutte le altre organizzazioni che fanno parte del movimento sportivo italiano e che, con ruoli diversi, sono coinvolte nella formazione dei diversi operatori sportivi.”

in parole povere lo Snaq è un sistema che garantisce uno standard di qualità nella formazione tecnica sportiva

L’obiettivo operativo

Lo SNaQ fornisce le coordinate essenziali per un sistema di qualifiche e, conseguentemente, di formazione degli operatori sportivi con le seguenti

caratteristiche:

  • omogeneità tendenziale per tutte le discipline sportive (nel rispetto delle loro specificità)

all’interno del sistema CONI-FSN-DSA;

  • omogeneità su tutto il territorio nazionale;
  • possibilità di adattamenti specifici alle caratteristiche di ciascun profilo offerto;
  • alta compatibilità con le tendenze europee e con l’esigenza di riconoscimento delle qualifi-

che a livello comunitario;

  • articolazione per livelli, fondata sui compiti effettivi svolti dagli operatori sul campo;
  • effettiva capacità di integrare la pratica nel processo formativo;
  • apertura a collaborazioni con una vasta gamma di agenzie formative nel quadro di alleanze

qualificate;

  • elevata qualità (di risultati e di processo).

sito di riferimento:

http://www.coni.it/it/formazione/sistema-nazionale-di-qualifiche-dei-tecnici-sportivi.html

Considerazioni personali

Nel mondo della formazione sportiva si assiste al proliferare di tantissime realtà che propongono corsi nel modo più disparato. Per coloro che si approcciano a questo mondo come fruitori di certi servizi, è sempre più difficile capire quello che è “certificato” e quello che non lo è, o quello che è valido e quello che non lo è. Io credo che non sia un problema di certificazione ma un problema di professionalità. A volte vengono venduti ottimi corsi che non danno nessuna certificazione ed altri che viceversa danno una certificazione ma non sono sufficientemente validi. Lo snaq, per esempio, obbliga gli enti che fanno formazione a sottostare a certe regole che certificano un sistema di qualità data dalle ore svolte, frontali e on line, gestione degli argomenti e dei docenti e la prova finale d’esame. Secondo me il problema è che molte persone si approcciano ai suddetti corsi non per imparare qualcosa, ma per avere il famoso “pezzo di carta”. Infatti la differenza sta tutta qua ! Per primi i discenti dovrebbero avere una “forma mentis” che sia aperta alle nozioni che ricevono e non solo orientata ad avere il via libera per operare. Conseguentemente anche i docenti e gli stessi organizzatori dei corsi dovrebbero essere meno “in cattedra” ma più aperti al confronto ed a calibrare la forma della loro comunicazione. In poche parole più collaborazione e condivisione e meno imposizioni. Ricordiamoci che nel mondo sportivo una grande fetta formativa è fatta dall’esperienza e quella non è rappresentata da nessun pezzo di carta !!

Alessandro Pardocchi

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